La Fama Fraternitatis

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400 anni fa l’Ordine della Rosacroce, pubblicò un piccolo libro intitolato “Fama Fraternitatis R.C.”, tradotto abitualmente come “L’appello della Fraternità della Rosacroce”. Noi vediamo in questo antico testo una serie di indicazioni molto precise intorno al vero senso della vita. La nostra civiltà si trova oggi in un punto di snodo molto particolare, un momento assai confuso, in cui lo smarrimento e l’incertezza sul futuro tendono a paralizzare le coscienze in uno stato di grande sterilità. I Rosacroce si sono sempre impegnati per apportare agli esseri umani una conoscenza che permettesse loro di comprendere chi sono, come è fatto il mondo in cui sono nati e verso dove orientare i loro sforzi per connettersi direttamente con lo Spirito divino. L’intento fondamentale della Rosacroce e del suo Manifesto, così intriso di compassione per l’amara sorte degli esseri umani, che vagano nel dedalo caotico dell’esistenza umana senza poter trovare una reale via d’uscita, è quello di indicare nello Spirito divino l’origine e il destino ultimo degli esseri umani.

IL VIAGGIO INIZIATICO DI CRISTIANO ROSACROCE

Dopo una premessa che spiega le intenzioni dell’Ordine Rosacroce, la Fama inizia con il racconto del viaggio di Cristiano Rosacroce intorno al Mediterraneo.
I racconti mitici dei viaggi hanno, nella maggioranza dei casi, un parallelismo con un processo di iniziazione. Si tratta apparentemente di un viaggio attraverso luoghi sconosciuti, pieni di mistero, pericoli e grandi tesori da scoprire, ma in realtà si allude a un viaggio interiore, un viaggio attraverso le sfere interne del proprio firmamento microcosmico.Chi porta a termine questo particolare viaggio conosce il mondo senza uscire di casa, poiché la sua casa, il suo microcosmo, è un’immagine esatta del mondo.

IL COLLEGIO INVISIBILE E IL SESTUPLICE ACCORDO ROSACROCIANO
Quando è necessario lanciare un nuovo impulso spirituale, alcuni membri della Fraternità si incarnano, nel luogo e al momento opportuno, per ricostruire la scala che conduce al nucleo dei Misteri dello Spirito e accompagnare l’ascesa di tutte le anime umane che sono mature per accedervi.

Una volta edificata questa scala, gli Inviati si ritirano e proseguono il loro lavoro da un’altra dimensione in modo assolutamente impersonale, propagando luce e ispirazione a favore di tutti quelli che si impegnano veramente nell’ascesa. Questo Collegio Invisibile è stato formato lungo i secoli attraverso un lavoro instancabile; la Fama Fraternitatis vi allude parlando della formazione dell’Ordine Rosacroce.

I membri di questo Ordine sancirono tra loro un accordo di base, che contiene tutte le chiavi per comprendere il lavoro che avrebbero portato avanti a partire da quel momento.

LA CRIPTA DI CRISTIANO ROSACROCE

Nella cripta di Cristiano Rosacroce troviamo incisi, in motti apparentemente oscuri, i preziosi simboli di un grande processo di rinascita spirituale, a cominciare dalla targa in ottone posta sull’altare circolare che ricopriva le spoglie di Cristiano Rosacroce, su cui era scritto: “A.C.R.C. di questa sintesi dell’universo mi feci, vivente, un sepolcro”.

Il microcosmo umano è in effetti una “sintesi dell’universo”; per chi intraprende un autentico cammino iniziatico, è come la crisalide in cui il bruco si trasforma in farfalla, in cui il corpo sottomesso alla gravità terrestre è trasmutato e trasfigurato in un corpo capace di elevarsi alle pneumatiche altezze dello Spirito.